About
Regine Lueg è nata a Friburgo (Germania) nel 1949 e si è laureata a Heidelberg in scienze politiche e lingue. Dopo alcuni anni di lavoro nell´amministrazione pubblica si trasferisce in Italia insieme al marito dove iniziano un`attività agricola nelle colline di Urbino. Nel tempo libero si dedica alla ceramica, seguendo vari corsi di formazione in Italia e all´estero. Dal 1998 diventa la sua attività principale. Ha partecipato a diverse mostre collettive (Il sentimento agreste, Cartoceto 2005/ “Keramos”, Urbino 2005 e 2007/ “arte in ....” , Urbino 2005/”Arte in Arte a Palazzo”, Urbania 2006/ “Espressioni d´arte al Castello”. Vigonza 2007/”L´Ospite Tiranno”, Cagli 2007/”Keramos” Pesaro 2008) ed una individuale (“fructus ignis” Piran, Slovenia 2007)
“Il lavoro di Regine Lueg, concepito dalla ceramica e da Regine, dai suoi modi e dal decidere di morfologie mutate (e mediate) che generano, come esempio fra tutti, “ciotola zoomorfa”. Mutazione che non è solo genetica, ma culturale, di concetto o idea che prende forma o adatta, modifica, la preesistenza (di consueta riconoscibilità). .....”
Alessandro Pitrè
Il sentimento agreste/7 - Mostra d`arte a cura di Gesine Arps - Cartoceto 2005
“Regine Lueg produce - attraverso la sua pratica installativa - figuratività simboliche e surreali, nel richiamo misterioso di referenti riconoscibili a presenze antropiche e zoomorfe. Le sue sono installazioni fortemente evocative, dove il rimando concettuale attivato dalle varie associazioni formali e di senso crea autentici stati di poesia. Una poesia che sogna l´impossibile quella di Regine Lueg. Un sogno che può alle fine sognare anche navi atte a solcare terre e pesci risalire in gruppi compatti le correnti atmosferiche d´un altrove lontano.”
Tinti, Gabriele
L´Ospite Tiranno. Arte Contemporanea a Cagli 2007
“Non è il progetto disegnato, che sta all´inizio del mio lavoro, ma un insieme ancora amorfo di immagini, ricordi, voci, suoni ed esperienze tattili con il materiale. Partendo da forme semplici e dalle sensazioni che lasciano sulla mia mano si concretizza l´iter da seguire attraverso un processo di modellazione e rimodellazione dell´argilla. Come le idee diventano più chiare così anche le forme più accentuate.”
Dopo anni alle prese con un tipo di ceramica piuttosto tradizionale arrivava la svolta nell´attività di Regine Lueg nel 1996 a causa dell´incontro con Jane Perryman, rinomata ceramista inglese. Tecniche cosiddette “primitive” attiravano in poi la sua attenzione. L´uso del fumo, la decorazione con il crino di cavallo, il paziente lucidare degli oggetti con gli “arnesi” piú svariati prima della cottura prendevano il posto della ricerca di sempre nuovi smalti. “Miro a superfici “calde” al tatto che fanno ancora traspirare la materia prima e il processo di origine, terra e fuoco, oltre alla lavorazione manuale.” Forme semplici ed archetipe rimandando a pitture rupestri preistoriche, ma a volte anche ricordando ceramiche precolombiane trascendono nella nuova collocazione il contesto originale. Non stupisce il fatto che nelle sue figure si ritrovano anche gli animali con cui ha lavorato per molto tempo, in particolare le capre. Iniziando la sua nuova ricerca con “ciotole zoomorfe” la ceramista nel corso degli ultimi anni è arrivata ad istallazioni sempre più complesse, integrando anche materiali non ceramiche.